giovedì 9 aprile 2015

Silvia Mainas e App Scomparsi: sulle tracce di chi scompare


È trascorso quasi un secolo da quando una rubrica della Domenica del Corriere, chiamata Chi l’ha visto?, pubblicava le foto e i dati di alcune persone scomparse e oltre venticinque anni dalla messa in onda della prima puntata dell’omonimo programma di Rai Tre che, ancora oggi, si occupa di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sull’allarmante fenomeno degli scomparsi. Dal punto di vista legislativo, negli ultimi anni, sono stati fatti dei passi in avanti per tentare di affrontare il problema in modo più tempestivo e efficace e lo dimostra la creazione di un Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Perché allora non affidarsi alle ultime tecnologie in grado di contribuire alle ricerche delle persone di cui si sono perse le tracce? Ci hanno pensato i creatori dell’ App Scomparsi, una nuovissima applicazione gratuita e disponibile in tutti gli store, in grado di coniugare l’efficacia del passaparola e la potenza della tecnologia, con la volontà di tutti coloro che vogliano contribuire, attraverso le loro segnalazioni, al ritrovamento di chi è scomparso. Un nuovo strumento decisamente all’avanguardia che permette ai familiari di diffondere i dati e le immagini dei loro cari in tutto il mondo, nel tentativo di accorciare i tempi e affiancare alle indagini degli esperti la collaborazione di chiunque voglia rendersi utile. Ma come funziona l’App Scomparsi? Lo abbiamo chiesto a Silvia Mainas, una delle ideatrici e creatrici di questo ambizioso e innovativo progetto.

Quella degli scomparsi è una questione spinosa che le attuali leggi riescono a dirimere solo in parte: da dove nasce l’esigenza di creare un’App che possa mobilitare più persone possibile a seguire le tracce di chi è scomparso?

L'idea di creare una applicazione di questo tipo nasce dal fatto che la scomparsa di una persona, a parer nostro, deve essere gestita con immediatezza: i minuti e le prime ore sono fondamentali per tracciare un eventuale percorso e agire di conseguenza. Niente può essere più veloce dell'inserire la scheda di uno scomparso sulla nostra applicazione. Avvalersi del GPS, infatti, e cliccare un semplice tasto permette ai familiari di diramare a livello mondiale foto e scheda del proprio caro.
In questi ultimi tempi abbiamo il vantaggio di avere dei cellulari all'avanguardia che ci permettono di cercare qualsiasi cosa: perché non utilizzarli per un fine così sociale, mettendoci a disposizione dei familiari che chiedono aiuto? Inoltre crediamo realmente nella cooperazione di tutti i cittadini e stiamo mettendo nelle loro mani uno strumento efficace. Chiediamo solo che prestino attenzione a chi hanno attorno in modo da poter essere utili. Sono tante le persone che vogliono collaborare, le stesse persone che si adoperano per mettere dei volantini in tante città, che credono nel passaparola sui social: noi gli abbiamo creato un App, devono solo farla entrare nella loro routine giornaliera.

Come vi siete approcciati concretamente a questo progetto? Chi ha collaborato con voi e quali difficoltà avete incontrato lungo il percorso?

Considerando la tematica trattata è stato naturale e corretto adottare un approccio soft, si è iniziato quindi con l’analizzare quelle che sono le leggi in materia, abbiamo contattato il Garante della Privacy e seguito quelle che sono le linee guida per non ledere i familiari e lo scomparso stesso.
Una volta ideato e messo su carta il nostro progetto, abbiamo affidato la nostra idea ad uno sviluppatore di App che ha materialmente creato il prodotto che adesso trovate nei market per Android e Apple Store.
Il punto dolente è la difficoltà che abbiamo trovato e che troviamo tuttora in merito alla pubblicizzazione di AppScomparsi: abbiamo contattato diverse testate giornalistiche e programmi televisivi per attenzionarli sul fatto che esiste una applicazione di questo tipo, ma i riscontri sono stati praticamente nulli. Solitamente quando si parla di tematiche sociali dovrebbe quasi essere automatico divulgare quello che è uno strumento utile a tutta la società, invece sta avvenendo il contrario. Ci teniamo a precisare che senza una divulgazione di massa l'App perde di utilità.

Sappiamo che l’App Scomparsi è scaricabile gratuitamente da tutte le piattaforme sui nostri smartphone: quali sono le sue principali funzioni?

Abbiamo studiato attentamente ogni singola parte che compone questo applicativo, la funzione innovativa è indubbiamente quella denominata 'Intorno a me'. Qualora nel raggio di qualche chilometro dal posto in cui ci troviamo sia appena stato avvistato uno scomparso, riceveremo una notifica quale implicito invito a tenere gli occhi aperti.
Ovviamente non abbiamo tralasciato un aspetto prettamente tecnico, ossia la facoltà dell'utente che utilizza l'App di attivare e disattivare la geolocalizzazione in modo da poter controllare i consumi della propria batteria.
Ma continuiamo a credere che la vera innovazione è l'immediatezza che si ha nell'inserire una scheda che in pochi minuti potrà essere visibile in tutto il mondo.

Facciamo un bilancio dei primi mesi di attività: quali riscontri avete avuto finora? Raccontateci un episodio significativo che vi ha dato conferma di stare perseguendo la strada giusta.

Ci piacerebbe affermare che grazie ad AppScomparsi si sia riusciti a localizzare uno scomparso ma proprio come detto inizialmente, l'App deve essere divulgata in modo più massivo per poter raggiungere questo risultato.
Abbiamo un appoggio morale significativo da parte dei familiari delle persone scomparse, che ci esortano a pubblicizzare il più possibile questo strumento. Anche le persone a cui non è scomparso un caro, ma che ruotano attorno a questa tematica sociale, si complimentano per la nostra idea e in attesa che l'App diventi virale, ci auspichiamo di raggiungere l'obbiettivo prefissato ossia trovare, in tempi rapidi, la persona scomparsa.

Un aiuto concreto per sostenere le famiglie degli scomparsi, ma anche un mezzo per tenere alta l’attenzione di tutti su questo fenomeno: quali sono i vostri obiettivi futuri in una società dominata dai Social Network?

Gli ultimi dieci anni sono stati molto significativi dal punto di vista tecnologico: grazie ai Social Network si sono raggiunti grandi obbiettivi. Il ritrovamento stesso delle persone scomparse sta diventando prioritario per Facebook e Twitter, questo ci dimostra che le persone chiedono aiuto, hanno speranza e credono fortemente che dietro un monitor ci sia qualcuno pronto a rendersi utile.
Stiamo percorrendo la strada giusta, le persone devono affidarsi alle altre persone: dove non arrivano gli occhi del familiare devono arrivare gli occhi dei cittadini e solo in questo modo si potranno ritrovare i propri cari.
AppScomparsi ha un ruolo fondamentale in tutto questo, in quanto permette una segnalazione assolutamente anonima e immediata. Pensiamo a chi viaggia spesso, a chi lavora in luoghi dove c'è sempre tanta gente: questi cittadini dovranno solo prendere il cellulare in mano, scorrere le schede inserite e prestare attenzione. In un attimo potrebbero cambiare la vita di quelle famiglie che rimangono sospese, in attesa di una risposta.


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