mercoledì 17 febbraio 2016

Rocco Ballacchino: la mia trama imperfetta, tra le strade di Torino


Una ciocca di capelli e un misterioso messaggio vengono ritrovati in piazza Carlo Alberto, a Torino, proprio sotto un monumento. Questa è solo la prima tappa di una discesa verso gli abissi della follia che porterà il commissario Sergio Crema e il critico cinematografico Mario Bernardini a condurre un’indagine dai ritmi serratissimi, nella quale nulla è come appare. Dopo un inizio difficile, infatti, le prove conducono la polizia a collegare gli indecifrabili indizi disseminati per la città alla scomparsa di due persone. Sembra che un criminale senza identità stia sfidando le forze dell’ordine servendosi dei monumenti dedicati ai personaggi del Risorgimento. Questo strano rebus da risolvere mette a dura prova anche il noto acume di Crema e Bernardini, alla strenua ricerca dell’unica falla che può rendere il piano del loro ignoto nemico una trama imperfetta. Come se non bastasse, a far da sfondo alla vicenda, c’è l’equilibrio sentimentale dei due protagonisti, messi alle strette dall’imprevedibile fascino femminile di due donne apparentemente molto diverse, ma ugualmente irresistibili.
“Trama imperfetta”, Fratelli Frilli Editori, è l’ultimo romanzo di Rocco Ballacchino che ha per protagonisti l’imperturbabile commissario Crema e il cinico critico cinematografico Bernardini, una coppia insolita che, grazie al talento dell’autore, cattura i lettori con una sinergia magnetica. Accanto a loro, muta testimone di fatti apparentemente inspiegabili, c’è una Torino misteriosa che Rocco Ballacchino dipinge con emozione palpabile, nonostante il ritmo incalzante, pagina dopo pagina, dia quasi l’impressione di trovarsi tra gli incroci di una metropoli d’oltreoceano. A dispetto del titolo, la trama dell’autore non fa una grinza, dipanandosi in un percorso tortuoso, dal quale si fatica a sottrarsi fino alla fine, grazie soprattutto alla capacità dello scrittore di intrecciare i dialoghi taglienti con l’aspetto psicologico di un’indagine intricata, complessa e estremamente attuale.  



“Trama imperfetta”, Fratelli Frilli Editori, è un thriller davvero emozionante, che coniuga il ritmo incalzante della letteratura d’oltreoceano, con le atmosfere apparentemente rassicuranti di una delle più belle città italiane, Torino. Raccontaci la genesi di questo romanzo: cosa ti ha ispirato durante la stesura?

L'idea di fondo era quella di inserire Crema e Bernardini, i due protagonisti, in un'indagine riguardante i monumenti di Torino dedicati al Risorgimento, un'idea utile anche per riscoprire alcuni episodi storici dimenticati. Mi sono domandato che cosa sarebbe potuto accadere se una mente criminale avesse messo degli indizi, relativi a persone scomparse, ai piedi dei monumenti. Tutto ha avuto inizio da lì.

Chi sono Sergio Crema e Mario Bernardini, i protagonisti del tuo libro? Come li definiresti e, in generale, come delinei i personaggi delle tue storie?

Sergio Crema è un commissario dall'esistenza piuttosto normale che cerca di conciliare gli oneri del lavoro di poliziotto con il ruolo di padre e marito. Mario Bernardini, invece, è un critico cinematografico, dal pessimo carattere, che non le manda a dire e che non sopporta l'ipocrisia. Sono due personaggi apparentemente distanti, ma uniti da un'amicizia che, pagina dopo pagina, si va consolidando. Devo ammettere che, proseguendo nella mia attività di autore, presto sempre più attenzione alla costruzione del personaggio rispetto alla trama, aspetto che privilegiavo soprattutto nei primi romanzi.

Da dove nasce il tuo desiderio di scrivere? Che autore sei: segui l’ispirazione in qualunque momento della giornata o hai un metodo collaudato dal quale non puoi prescindere?

Ho cominciato a scrivere tanti anni fa, esercitandomi a vuoto, senza smanie da pubblicazione, per diverso tempo. Sono piuttosto abitudinario e preferisco scrivere soprattutto al mattino presto, in sessioni che, solitamente, non superano le due o tre ore. Per la fase di documentazione approfitto invece, degli spazietti liberi che si presentano nel corso della giornata.

Per saper scrivere bene, occorre, certamente, leggere tanto: che libro c’è sul tuo comodino? Che generi prediligi? E cosa pensi della diffusione dell’ebook anche nel nostro Paese?

Sto leggendo “Luce perfetta” di Marcello Fois (Einaudi), un romanzo bellissimo che consiglio. Io lo definirei un classico moderno. Leggo soprattutto gialli, perché facendo parte del gruppo di autori Torinoir, e curandone il sito, voglio essere aggiornato su cosa esce in quell'ambito. La diffusione dell'ebook mi sembra che stia subendo un rallentamento rispetto alle previsioni. Io continuo a tifare per la carta, ma questa è solo un'opinione personale. Può comunque servire agli esordienti per lanciarsi, senza paracadute però, nel mondo editoriale.

A cosa stai lavorando attualmente? Svelaci quali sono i tuoi progetti per il futuro.


Sto scrivendo il terzo episodio della saga Crema-Bernardini. Devo ancora decidere se sarà il conclusivo o meno. Mi piacerebbe dedicarmi maggiormente alla scrittura teatrale, completando un nuovo testo che sto scrivendo. Se avessi due vite lo farei molto volentieri.

www.roccoballacchino.it



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