giovedì 28 aprile 2016

Claudio Vastano: gatti, minestre e investigatori


E se l’unico testimone di un brutale assassinio fosse proprio un gatto con la passione per i carboidrati? Perfino un tipo che ha visto tutto, come l’investigatore privato Casper Pestalozzi, fatica a credere allo strano omicidio sul quale si trova a indagare. Un brillante avvocato, infatti, è stato ucciso durante un sontuoso ricevimento e, neanche a dirlo, la polizia brancola nel buio. Solo lo strampalato Pestalozzi, col suo intuito infallibile e ben fuori dagli schemi, può riuscire a far luce su questa intricata vicenda. Perciò preparatevi a un detective che indossa un impermeabile ben diverso da quello del tenente Colombo e fuma di tutto tranne che la pipa di Sherlock Holmes: Casper Pestalozzi, infatti, vive in un monolocale nella periferia di Lucca e ha ben pochi amici, oltre a un ex psicologo con tendenze suicide e a una fidanzata della quale non va affatto fiero. Pestalozzi è un antieroe dei nostri tempi che ispira ben poca fiducia ma che, complice la sua straordinaria empatia e un pizzico di fortuna, riuscirà a scoprire una verità inaspettata e risolvere l’enigma di cui è custode Sisma, il gatto nella minestra.
“L’agghiacciante caso del gatto nella minestra”, Dunwich Edizioni, è il nuovo romanzo di Claudio Vastano, un autore dal talento cristallino, del quale, una volta letto, non saprete più fare a meno. La sua più grande capacità, infatti, è quella di amalgamare la tensione del thriller e l’ironia della commedia con un personalissimo stile squisitamente nostrano, solo vagamente ispirato alle grandi firme d’oltreoceano, inserendo il tutto in una struttura narrativa contemporanea, dove i colpi di scena sono assai più efficaci di qualche ingenua imperfezione. Tra dialoghi taglienti e un protagonista decisamente sopra le righe, le indagini scorrono, una risata dopo l’altra, in bilico tra situazioni grottesche e quel velo di malinconia che caratterizza solo i personaggi più geniali.  



Un omicidio misterioso e un’indagine fuori dagli schemi, condotta da un investigatore decisamente sui generis: sono questi gli ingredienti di “L’agghiacciante caso del gatto nella minestra”, Dunwich Edizioni. Raccontaci la genesi di questo romanzo: cosa ti ha ispirato durante la stesura?

Per quel che riguarda il lato “giallo” della vicenda mi sono ispirato ai vecchi, ma sempre avvincenti classici di Edgar Allan Poe e Agatha Christie. Il mondo che ruota attorno al protagonista, invece, attinge alla verve ironica e pragmatica tipica dei toscani.

Chi è Casper Pestalozzi, lo sgangherato investigatore protagonista di questo libro? Come lo definiresti e, in generale, come delinei i personaggi delle tue storie?

Pestalozzi è un tipico sottoprodotto della nostra epoca. Un soggetto a suo modo geniale in grado di risolvere enigmi che sfuggono alla polizia, ma intrappolato in una strana società in cui talento, arguzia e impegno sono considerate caratteristiche superflue o, peggio ancora, deleterie.
Questo giallo del “gatto nella minestra” si differenzia nettamente dai romanzi che ho scritto fino a oggi: l’habitat narrativo in cui si svolge la vicenda, infatti, è una fedele riproduzione del mondo che ci circonda.

Thriller e commedia: due generi apparentemente diversi che in questo romanzo si fondono perfettamente, creando atmosfere grottesche, esilaranti e drammatiche al tempo stesso. Che autore sei? Quando hai scoperto il tuo talento e da dove nasce la tua esigenza di scrivere?

Quando in una casa sono presenti molti libri, capita spesso che nasca il desiderio di scrivere qualcosa, fosse anche solo per vedere se ciò che si scrive sfigurerebbe al fianco dei romanzi che ci hanno accompagnato durante l’infanzia, l’adolescenza e la maturità. Se poi, oltre ai libri, in casa girano anche tanti gatti è inevitabile mescolare il serio e il faceto. Perché, perlomeno a casa mia, i gatti sono fonte inesauribile di buon umore.

Per saper scrivere bene occorre certamente leggere tanto: che libro c’è sul tuo comodino? Che generi e quali autori prediligi?

Gli autori che preferisco sono Stephen King, Michael Crichton e Richard Matheson. Prima di dedicarmi al giallo ho scritto romanzi di fantascienza e horror.

A cosa stai lavorando attualmente? Raccontaci quali sono i tuoi programmi per il futuro.


Al momento sto lavorando al seguito di un romanzo horror dal titolo Ragni, che pubblicai qualche anno fa con Dunwich Editore.


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