venerdì 23 dicembre 2016

Rujada Atzori: un vulcano di scrittrice!


Provate a immaginare la forza inarrestabile della fantasia e della creatività di uno scrittore di talento. Questa energia ha nome, cognome e un gran senso dell’umorismo: si tratta di Rujada Atzori, una giovane autrice che, con la sua sottile ironia e le sue irresistibili trame d’amore, ha conquistato ormai centinaia di lettrici e lettori, grazie anche al passaparola sul Web e sui Social Network.
Classe 1990 e origini sarde, Rujada ha scoperto la passione per la scrittura da giovanissima e ha deciso di dedicarvisi con quello slancio speciale, fatto di impegno e incoscienza, che preclude ai grandi successi.
Dal self publishing, che le ha permesso di farsi notare per le sue capacità di narratrice, ha ottenuto numerose collaborazioni con medi e grandi editori, come la Butterfly Edizioni, per la quale è un’autrice di punta, e Rizzoli You Feel, e ha instaurato profonde amicizie con molte colleghe autrici, che sono sfociate in vari progetti a quattro mani, per la gioia di lettrici e lettori. Ciò che colpisce di Rujada Atzori, oltre allo stile frizzante e ironico e ai personaggi impossibili da dimenticare, è l’incredibile inesauribilità delle storie da raccontare, sempre originali e creative, ma, allo stesso tempo, costruite con l’accortezza di un’autrice di esperienza e inglobate in strutture narrative di magistrale precisione.
Inarrestabile, proprio come un vulcano, la capacità di Rujada dedicarsi a più progetti contemporaneamente le garantisce una continuità e una prolificità che fanno invidia ai grandi autori professionisti e le assicurano un ruolo di primo piano tra le scrittrici più seguite della nuova generazione, soprattutto sul Web. Insomma, quando esce una nuova storia di Rujada Atzori, non passa mia inosservata!  



Dal self publishing, alla grande editoria con Rizzoli, passando per la Butterfly Edzioni, la casa editrice per la quale hai pubblicato numerosi best sellers: che autrice sei? Ti lasci trasportare dall’ispirazione in ogni momento possibile, o hai un metodo collaudato al quale non puoi rinunciare?

Innanzitutto grazie mille per questa intervista! Che autrice sono? In realtà non lo so, tendo al genere ironico, ma perché mi viene spontaneo pensare, dire e scrivere in questo modo, visto che in primis sono così: amo ridere e ho sempre la battuta pronta.
Non ho nessun metodo: penso alla trama, la scrivo e poi inizio la stesura, infatti ho una marea di file sul mio computer, alcune storie scritte a metà, altre concluse e altre ancora da rivedere.


Quando e da dove nasce la tua esigenza di scrivere? È ancora possibile oggi, secondo te, fare della scrittura un mestiere a tempo pieno? Tu come ti barcameni tra le varie collaborazioni che porti avanti con tanta soddisfazione?

La voglia di scrivere nasce nel 2011. Si tratta di una storia che ancora non ho pubblicato e non so quando lo farò, visto che in parte è vera. È stata 2quella storia” e la mia fervida fantasia ad avvicinarmi al mondo della scrittura.
Sarebbe davvero bello poter dedicare il mio tempo solo ed esclusivamente alla scrittura e fare della mia passione anche un mestiere a tempo pieno, ma è impossibile…
Come mi barcameno? Bella domanda… Quando scrivo qualcosa a quattro mani, ci passiamo il file su Facebook, scriviamo capitoli alterni e, ogni volta che mi arriva nuovo materiale, apro il documento e scrivo, lasciandomi trasportare! Spesso scrivo più storie contemporaneamente: una un giorno, una un altro giorno, o, se necessario, anche entrambe nello stesso giorno. Detto così sembra impossibile, ma non lo è!



L’amore non passa mai di moda e il rosa è, senza dubbio, la tua dimensione più congeniale, in tutte le sue sfaccettature. Cosa pensi di questo genere: a cosa è dovuto tanto successo e a quali bisogni dei lettori risponde?

Io penso che il rosa andrà sempre alla grande, perché noi donne siamo sognatrici. Ammetto che io adoro anche i thriller, soprattutto quelli psicologici, però il rosa è il rosa e venderà sempre, le classifiche parlano chiaro.


Quanto c’è di vero nei personaggi e nelle esilaranti vicende che racconti? Come delinei, in generale, trame e protagonisti? Hai autori di riferimento che hanno contribuito alla tua formazione di autrice? Svelaci qualche tuo segreto…

Di vero? Oltre alla gatta psycho-killer di “Una sorpresa per te”, c’è il mio carattere, il modo di parlare delle protagoniste dei libri, i pensieri, i gesti…
Come ho scritto prima, butto giù la trama, cerco di avere in mente il finale, altrimenti non riesco a scrivere, poi i personaggi si creano da soli, anche perché io inizialmente pianifico alcuni personaggi principali, ma poi se ne aggiungono sempre altri: un amico, un’amica, l’antipatico della situazione, l’antagonista e così via.
Una delle mie autrici di riferimento è Bianca Cataldi che continuerò a citare, perché la sua scrittura mi fa sciogliere il cuore ogni volta che leggo un suo libro. Leggo anche la Hoover e tante altre che adoro, più o meno famose.
Quali sono i miei segreti? Eh, eh… se te li dicessi, poi dovrei ucciderti!



A cosa stai lavorando attualmente? Raccontaci quali sono i tuoi programmi per il futuro.


Sono troppi! Oltre a quelli che sto scrivendo per conto mio, ci sono i libri con Vanessa Vescera, ne è appena uscito uno, “Quel bacio inaspettato” (La serie degli imprevisti) che è il primissimo, poi c’è quello con Antonella Maggio, “Conquistami se ci riesci” e un altro per me molto importante, ma non svelerò con chi lo sto scrivendo, “Remember”, il mio primo thriller.




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